dal 2 marzo il songwriter italiano ci racconterà
” perché ascoltavamo e facevamo i cantautori…”
Il libro-intervista “La protesta e l’amore” (realizzato da Mario Bonanno e pubblicato da Gilgamesh lo scorso anno) realizzato in occasione dei trent’anni di carriera del cantautore diventa tour.
Saranno quattro teatri, nel mese di marzo 2017, a ospitare il concerto-reading che racconterà – tra citazioni di ballate epocali di illustri colleghi – e brani suoi “perché (come cita il sottotitolo) ascoltavamo e facevamo i cantautori”. Tutti lo siamo stati un po’, anche chi non ha mai suonato o scritto, ma semplicemente ascoltato e fatte sue le canzoni che i poeti-sonanti degli anni ’70 e ’80 hanno scritto e messe su vinile.
Niente nostalgia, ne sociologia. Solo canzoni e racconti, vissuti dalla penna di un vero cantautore, di quelli “fortunati” (come lui stesso si definisce) che dal sogno dei banchi di scuola è approdato ai grandi palcoscenici dei prima miti, poi colleghi.
Luca Bonaffini, un ex ragazzo come tanti, è figlio della beat generation e tenace erede del cantautorato doc italiano che, coraggiosamente, ha cantato per protesta e per amore.
Lo spettacolo, interamente unplugged, prevede lo special guest di Giorgia Canevese che presenterà il suo album tributeintitolato “Just a little Sinatra”, dedicato all’indimenticabile Frank.
Note biografiche (tratte da Wikipedia)
Compositore di musiche e autore di testi per canzoni, Luca Bonaffini si è affermato intorno alla fine degli anni 80 come collaboratore fisso di Pierangelo Bertoli, firmando per lui molti brani in album di successo, tra le quali “Chiama piano”, all’interno dei quali compare anche come cantante, armonicista e chitarrista acustico. Altre canzoni sue sono state interpretate anche da Patrizia Bulgari, Flavio Oreglio, Sergio Sgrilli, Fabio Concato, Nek, Claudio Lolli e ha scritto testi teatrali insieme a Dario Gay ed Enrico Ruggeri. Ha pubblicato, come cantautore 11 album, affrontando tematiche impegnate e sociali; ha vinto il premio Rino Gaetano (1988) “targa critica giornalistica” e il Premio Quipo (1999) al Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza (miglior progetto multimediale); ha partecipato al Festival del Teatro Canzone – Premio Giorgio Gaber (2005) e due volte al Premio Tenco (edizioni 2008 e 2012). Nel 2013 ha debuttato come scrittore con il libro ” La notte in cui spuntò la luna dal monte” (edito da PresentArtSì), ispirato al suo incontro con Pierangelo Bertoli. Nel 2015 Mario Bonanno ha pubblicato un libro dedicato ai suoi trent’anni di carriera, intitolato “La protesta e l’amore. Conversazioni con Luca Bonaffini” (edito da Gilgamesh editrice)”.
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